Lei è in grado di dar voce all’inesprimibile.
Le capita spesso di passeggiare lungo corsi d’acqua tempestati di alberi in fiore, bisbigliando parole d’amicizia ai boccioli che devono ancora aprirsi al mondo. I fiori adulti, che saranno presto balie dei piccoli fiori nuovi, la ringraziano accarezzandole le gote con i loro morbidi petali.
A volte le sfiorano il naso, ed allora lei starnutisce e scoppia subito in una risata leggera.
Quando arriva al suo fiume madre e padre, scende con lentezza serena verso la riva, e senza interrompere il movimento fluido delle gambe, entra in acqua.
Siede sulle onde, come se una barca invisibile la sorreggesse, e danza seguendo la corrente.
Senza chiedersi dove la porterà, lei danza. I suoi piedi sono mossi dal filo dell’acqua robusta e leggera, che ride insieme a lei.
Ma è la sua voce, soprattutto, a muoversi con sfarzo.
La sua voce che spinge dalle profondità delle acque, e si libra verso l’alto, indossando nella salita tutti i colori dell’iride.
E’ la danza stessa, questa voce.
Quando incontra qualcuno lungo la sua strada, riesce ad esprimersi nella gamma di tutti e cinque i sensi umani. Quel qualcuno allora non può fare a meno di lasciarsi compenetrare dalla splendida creatura viva che lo sta abbracciando. E ride; chiunque ne venga toccato, anche solo per un attimo, non può fare a meno di ridere con tutto il corpo, esteriore ed interiore.
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