giovedì 6 settembre 2018

Il Cavaliere Gentile Canterino




La porta si apre: lui fa il suo ingresso, portando con sé una ventata di aria leggera, della consistenza dell'acqua di un ruscello di montagna, profumata di semplice allegria.

Nella gola del Cavaliere Gentile Canterino gorgogliano parole che curano con la loro sim-patia, la capacità di sentire insieme, estendere l'arto invisibile delle emozioni oltre se stessi.

Il Cavaliere Gentile Canterino indossa occhi lucidi di risate appena sfornate, che galleggiano placidi in un viso di sole del mezzogiorno.

La porta si apre, e il suo saluto fatto di voce, occhi, e una melodia di fine estate che promette conforto, ha già creato l'Abbraccio.

sabato 17 febbraio 2018

La Maestra di Saggezza





Lei era l’archetipo della Maestra di Saggezza, ma non lo sapeva.

L’avevo incontrata sul cammino, e lei mi aspettava su una soglia. Allora non sapevo che mi avrebbe donato passi di esempio, e lei stessa non sapeva: era, soltanto.

La Maestra di Saggezza, che era senza indossarne l’abito, si muoveva con levità per luoghi carichi di essenze. Il suo arrivo portava una fiammella di luce buona, quelle di cui i contadini, quando è notte e fuori il buio sbadiglia, invocano la presenza.

La sua presenza era il mio buon segnale per fronteggiare specchi che richiedono quella Attenzione con la quale si posticipa l’appuntamento.

Ma la Maestra di Saggezza porgeva una mano con i suoi occhi morbidi di limpidezza, e ogni barriera cadeva, arresa.