mercoledì 19 settembre 2012

Affamata di tempo





Quante ore dovrebbe avere una giornata, per essere degna del suo nome? Almeno 48.

Il fatto era che il tempo sembrava non bastarle mai. Era come trovarsi davanti ad una tavola imbandita dopo un lungo digiuno forzato, e non sapere da quale portata cominciare. Come quando si è talmente stanchi, da non riuscire a prendere sonno. A volte arrivava alla conclusione che anche se avesse avuto 48 ore, tutte spendibili - ricorrendo allo stratagemma di non concedersi nemmeno un’ora di sonno - non le sarebbero bastate per completare la lista di cose che desiderava fare.

Forse ad avere meno interessi nella vita si guadagna un bel riposo. Forse si vive più sereni e tranquilli. Forse si spendono meno soldi in analisi. Sì, d’accordo.
Ma vuoi mettere la sensazione adrenalinica di iniziare un nuovo corso di formazione, tuffarsi in un argomento nuovo di zecca, conoscere dieci persone nuove tutte in una volta? C’è sempre tempo, per riposare.

Ah sì?.....ma….non abbiamo appena concluso che di tempo non ce n’è mai abbastanza?....
Ora non ho tempo per discutere di questo, mi dispiace. Ripassa più tardi.



Il mini-market delle esperienze aveva appena aperto, e lei si era tuffata fra le sue porte scorrevoli, un secondo dopo l’apertura ufficiale, per essere sicura di essere la prima cliente, e riuscire così a guadagnarsi ogni prodotto esposto su ogni singolo scaffale delle complessive cinque stanze.
Non le sembrava vero di essere finalmente riuscita a conquistare il mini-market delle esperienze tutto per sè, in beata solitudine; saltellava eccitata da un reparto all’altro, lasciando scorrere gli occhi sulle confezioni grassocce e colorate, come fossero bambini piccoli ai quali consentiva finalmente di correre liberi e felici in un parco giochi. Non riusciva a decidersi, avrebbe scartato tutto con avidità ferina; continuava quindi a volteggiare, accontentandosi della sensazione che le dava sapere di avere ogni potenziale esperienza a portata di mano.

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